di Alfio Musarra
È di circa 25 milioni di euro, il valore dei beni sequestrati dai carabinieri del Ros di Catania all’imprenditore Domenico Signorelli, di 55 anni, al quale è stato anche notificato un avviso di garanzia emesso dalla Dda di Catania con l’accusa di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato la ‘famiglia’ di Cosa nostra Santapaola-Ercolano. Secondo l’accusa, l’imprenditore “in qualità di amministratore formale, fino al 2004”, e per la Procura ancora “sostanziale” della società Co.Invest Srl, provvedeva a “reinvestire, custodire, ma anche a capitalizzare a distanza di anni dall’originario investimento i proventi dell’associazione mafiosa a lui consegnati”.
Il provvedimento di Sequestro emesso dal Gip su richiesta della Dda, riguarda l’intero assetto societario della Co.Invest, società operante nel settore della locazione immobiliare. Il sequestro eseguito ieri, sarebbe il proseguo dell’operazione ‘Samael’, scattata nel 2019 dove sono stati eseguiti nove provvedimenti con il sequestro di beni immobili, per un valore complessivo di 12milioni di euro. Beni che, secondo la ricostruzione della Dda, sarebbero stati acquistati con 2denaro consegnato a Domenico Signorelli da Aldo Ercolano, di 60 anni, negli anni ’90. Le somme, – secondo la ricostruzione della Procura – , erano certamente riferibili anche allo storico capomafia Benedetto Santapaola e a Giuseppe Cesarotti, di 76 anni”.